
The Molise Slavic language area (Google Earth)
On the spot, there is no real glottonym, as people traditionally speak simply of naš jezik ‘our language’, or they use the Italian term Slavo, adapted as Zlav. The adverbial term Na-Našu ‘in our (manner)’, in Montemitro Na-Našo, is increasingly used also as a noun, which is why we have adopted this term as the linguistic designation for Molise Slavic in the PANGLOSS corpus. At the administrative and scientific level, in addition to “Molise Slavic” (Italian Slavomolisano), terms such as “Molise Croatian”, “Italo-Croatian”, or “Slavisano’ are used.
Slavic in Molise has been in contact with Romance varieties since the immigration of the ancestors of today’s speakers some 500 years ago. In particular, contact was initially restricted to the Molise dialect, but since the unification of Italy (in the second half of the 19th century) standard Italian joined.
On the basis of Serbo-Croatian dialectal peculiarities, it is assumed that the most probable area of emigration was the Dalmatian hinterland in the western valley of the river Neretva (in today’s Republika Bosna i Hercegovina):

Map of immigration of the Molise Slavs in the 16th century (Google Earth)
Demographic situation
The percentage of active speakers in 2021 on the spot is well below 1000. The percentage of passive speakers, although higher, is nevertheless much lower than the number of inhabitants indicated in the official statistics at the end of 2019, which still amounts to about 1500 people in the three villages as a whole.
In San Felice, in particular, only a few elderly people still speak na-našu. Although in Montemitro, the smallest village, most of the speakers still use Molise Slavic, here too the knowledge of the language is in sharp decline among the young. Acquaviva, the traditional centre of the Slavs of Molise, occupies an intermediate position in terms of the linguistic fidelity of its speakers.
As a living everyday vernacular, Molise Slavic is hardly passed on to the next generation. Na-našu is a micro-language in danger of extinction.
Contact-induced change in Molise Slavic
The strong influence of contacts with Italian varieties after the immigration led to the replacement of many Slavic words by Romance ones. Above all, nouns are affected, as shown by the statistical analysis of the Na-Našu texts published in PANGLOSS. Molise Slavic as a whole has 24.8% of foreign words (tokens), whereas within the nouns, the foreign share is 45.7%.
The three Molise Slavic dialects differ both in terms of inherited vocabulary and borrowings, which makes any attempt to establish norms for a standard Molise Slavic language very difficult.
The influence of its contact varieties is so evident in Molise Slavic grammar that one could speak of a ‘Romance structure in Slavic form’. However, grammatical influence occurs only at the functional level, without the formal borrowing of grammatical morphemes.
Writing Na-Našu / Na-Našo
Molise Slavic is used almost exclusively as an oral language. Exceptions to this are the occasional bilingual texts of local administrations (signposts and official forms) and attempts by individuals to form a literary language. They are basically limited to the respective dialect, without any tendency to establish a common standard. Nevertheless, Molise Slavic (молизско-славянский) has been counted among the so-called “literary micro-languages” since Duličenko (1981) included it in his overview of Slavic micro-languages.
The first booklet of poetry in the dialect of Montemitro was the bilingual anthology by Sandro Galantini, Il sentiero lungo dell’esistenza ‘The long way of existence’ (Vasto: Renato Cannarsa Editore 1991). It found its successors, mainly in the anthologies S našimi riči ‘With our words’ edited by Antonio Sammartino (Montemitro: ‘Agostina Piccoli’ Foundation 2004, 2007, 2010, 2013, 2016).

Panorama of Montemitro (W. Breu)
It should be noted that there are three detailed descriptions of the formal structure of all PANGLOSS texts of the project “EuroSlav 2010”, including Na-Našu texts: Breu & Adamou (2011), Adamou & Breu (2013) und Breu (2017).
References
Adamou, E. & W. Breu. 2013. Présentation du programme EUROSLAV 2010. Base de données électronique de variétés slaves menacées dans des pays européens non slavophones. In: S. Kempgen, M. Wingender, N. Franz, M. Jakiša (eds.), Deutsche Beiträge zum 15. Internationalen Slavistenkongress Minsk 2013. München, 13–23.
Breu, W. 2017. Slavische Mikrosprachen im absoluten Sprachkontakt. Band I. Moliseslavische Texte aus Acquaviva Collecroce, Montemitro und San Felice del Molise. Glossierte und interpretierte Sprachaufnahmen aus Italien, Deutschland, Österreich und Griechenland. Wiesbaden.
Breu, W. & E. Adamou. 2011. Slavische Varietäten in nichtslavophonen Ländern Europas. Das deutsch-französische Gemeinschaftsprojekt EuroSlav 2010. In: S. Kempgen & T. Reuther (eds.), Slavistische Linguistik 2010. Referate des XXXVI. Konstanzer Slavistischen Arbeitstreffens in Bamberg, 6.–10. September 2010. Wiener Slawistischer Almanach 37. München, 53–84.
Duličenko, A. D. 1981 = Дуличенко, А. Д. Славянские литературные микроязыки. Вопросы формирования и развития. Таллин.
© 2021, Walter Breu University of Konstanz
Visione d’insieme
Lo slavomolisano (SLM) è una lingua minoritaria di base slavo-meridionale centrale, parlata ancora oggi nei tre paesi di Acquaviva Collecroce (Kruč in slavomolisano), Montemitro (Mundimitar) e San Felice del Molise (Filič) nella regione italiana meridionale del Molise, in provincia di Campobasso. L’area linguistica slavomolisana dista circa 35 km dal Mare Adriatico:

L’area linguistica slavomolisana (Google Earth)
A livello locale non esiste un vero e proprio glottonimo, la gente tradizionalmente parla semplicemente di naš jezik ‘la nostra lingua’, in italiano lo slavo, adattato come zlav. Il termine avverbiale na-našu ‘alla nostra (maniera)’, a Montemitro na-našo, è sempre più usato anche in forma sostantivata, motivo per cui abbiamo adottato questo termine come denominazione linguistica per lo slavomolisano nel corpus PANGLOSS. A livello amministrativo e scientifico, oltre a “slavomolisano”, si usano anche termini come “croato molisano”, “italo-croato”, “slavisano”.
Lo slavomolisano è in contatto con le varietà romanze fin dall’immigrazione degli antenati degli odierni parlanti, avvenuta circa 500 anni fa. Il contatto si realizza inizialmente con il dialetto molisano, e dall’unità d’Italia (nella seconda metà del XIX secolo) anche con la lingua italiana standard.
Sulla base delle peculiarità dialettali serbo-croate si ipotizza che l’area di emigrazione più probabile sia stata l’entroterra dalmata nella valle occidentale del fiume Neretva (nell’odierna Republika Bosna i Hercegovina):

Mappa della migrazione degli Slavi molisani nel XVI secolo (Google Earth)
Situazione demografica
La percentuale di parlanti attivi in loco nel 2021 è di gran lunga inferiore a 1000. Quella dei parlanti passivi, anche se più alta, è di molto inferiore al numero di abitanti indicato nelle statistiche ufficiali di fine 2019, che ammonta ancora a circa 1500 persone nei tre paesi nel loro complesso.
A San Felice, in particolare, solo pochi anziani parlano ancora lo slavomolisano. Anche se a Montemitro, il paese più piccolo, la maggior parte dei parlanti lo parla ancora, anche qui la conoscenza della lingua è in forte calo tra i giovani. Acquaviva, il tradizionale centro degli Slavi Molisani, occupa una posizione intermedia in termini di fedeltà linguistica dei parlanti.
Attualmente questa microlingua slava non viene quasi più trasmessa alla generazione successiva. Lo slavomolisano è una lingua in pericolo di estinzione.
Mutamento contatto-indotto in slavomolisano
La forte influenza dei contatti con varietà italiane ha portato alla sostituzione di molte parole slave con parole romanze. Sono interessati soprattutto i sostantivi, come dimostra l’analisi statistica dei testi na-našu pubblicati in PANGLOSS. Lo slavomolisano nel suo complesso conta una percentuale del 24,8% di parole straniere (tokens). Nell’ambito dei sostantivi la quota straniera è del 45,7%,
I tre dialetti slavomolisani differiscono sia per il vocabolario ereditato, che per i prestiti, il che rende molto difficile qualsiasi tentativo di stabilire la norma per una lingua slavomolisana standard.
Nella grammatica slavomolisana l’influenza delle lingue di contatto è così evidente che si potrebbe parlare di “struttura romanza in forma slava”. L’influenza grammaticale si manifesta tuttavia solo a livello funzionale, senza la presa in prestito di morfemi grammaticali.
Scrivere na-našu / na-našo
Lo slavomolisano è usato quasi esclusivamente come lingua orale. Fanno eccezione gli occasionali testi bilingui delle amministrazioni locali (moduli e segnaletica) e i tentativi, promossi da singole persone, di formare una lingua letteraria. Essi sono sostanzialmente limitati al rispettivo dialetto, senza alcuna tendenza a fondare una norma comune. Lo slavomolisano si annovera comunque tra le cosiddette “micro-lingue letterarie” da quando Duličenko (1981) lo ha inserito nella sua panoramica sulle microlingue slave.
Il primo libriccino di poesia nel dialetto na-našo di Montemitro fu l’antologia bilingue di Sandro Galantini, Il sentiero lungo dell’esistenza (Vasto: Renato Cannarsa Editore 1991). Ha trovato i suoi successori soprattutto nelle antologie S našimi riči ‘con le nostre parole’ a cura di Antonio Sammartino (Montemitro: Fondazione ‘Agostina Piccoli’ 2004, 2007, 2010, 2013, 2016).

Panorama di Montemitro (W. Breu)
Va notato che ci sono tre descrizioni dettagliate della struttura formale di tutti i testi PANGLOSS del progetto “EuroSlav 2010”, inclusi quelli na-našu: Breu & Adamou (2011), Adamou & Breu (2013) und Breu (2017).
Bibliografia
Adamou, E. & W. Breu. 2013. Présentation du programme EUROSLAV 2010. Base de données électronique de variétés slaves menacées dans des pays européens non slavophones. In: S. Kempgen, M. Wingender, N. Franz, M. Jakiša (eds.), Deutsche Beiträge zum 15. Internationalen Slavistenkongress Minsk 2013. München, 13–23.
Breu, W. 2017. Slavische Mikrosprachen im absoluten Sprachkontakt. Band I. Moliseslavische Texte aus Acquaviva Collecroce, Montemitro und San Felice del Molise. Glossierte und interpretierte Sprachaufnahmen aus Italien, Deutschland, Österreich und Griechenland. Wiesbaden.
Breu, W. & E. Adamou. 2011. Slavische Varietäten in nichtslavophonen Ländern Europas. Das deutsch-französische Gemeinschaftsprojekt EuroSlav 2010. In: S. Kempgen & T. Reuther (eds.), Slavistische Linguistik 2010. Referate des XXXVI. Konstanzer Slavistischen Arbeitstreffens in Bamberg, 6.–10. September 2010. Wiener Slawistischer Almanach 37. München, 53–84.
Duličenko, A. D. 1981 = Дуличенко, А. Д. Славянские литературные микроязыки. Вопросы формирования и развития. Таллин.
© 2021, Walter Breu Università di Costanza